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Etiopia, le truppe eritree iniziano a ritirarsi dal Tigray

a cura di in data 3 Gennaio 2023 – 21:17Nessun commento

 

Africa, 3 gennaio 2023

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di Enrico Casale

Migliaia di soldati eritrei, che hanno combattuto a fianco dell’esercito federale etiope contro le forze del Tigray, nel fine settimana hanno iniziato a ritirarsi dalle principali città del Tigray centrale e occidentale. Un testimone oculare ha riferito a The EastAfrican che dozzine di camion che trasportavano soldati eritrei hanno lasciato le città di Axum e Scirè, diretti verso il confine con l’Eritrea. “Ieri abbiamo contato fino a 30 camion pieni di soldati eritrei diretti verso la città di confine di Sheraro”, ha detto Belay Tsehaye, un residente locale, a The EastAfrican dalla città di Scirè. Un altro residente, Tewelde Hagos, ha confermato di aver assistito al ritiro dei soldati eritrei su diversi camion pesanti. “Venivano dalla direzione di Axum e sono passati attraverso Scirè diretti verso il confine eritreo”, ha detto.

I ritiri fanno seguito all’accordo di pace del 2 novembre firmato dal governo federale dell’Etiopia e dal Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf), che impone la rimozione delle truppe straniere e delle forze armate non federali dal Tigray. L’Eritrea, tuttavia, non ha firmato l’accordo e la continua presenza delle sue truppe nel Tigray ha sollevato interrogativi sulla durata del fragile accordo di pace mediato dall’Unione Africana e sulla volontà di Asmara di lasciare l’Etiopia.

L’inizio del ritiro ha però destato ottimismo nella popolazione locale. Kindeya Gebrehiwot, rappresentante dell’Ufficio per gli Affari esteri del governo del Tigray, non ha commentato la decisione di Asmara. Neanche il governo etiope e il Tplf hanno rilasciato dichiarazioni in merito nulla sul ritiro dell’esercito eritreo.

Nei due anni di guerra in Tigray, l’esercito eritreo è stato accusato di aver commesso atrocità su larga scala, tra cui aggressioni sessuali, uccisioni sommarie, stupri, saccheggi di città e distruzione di infrastrutture.

A seguito dell’accordo di pace di Pretoria, le autorità del Tigray hanno accusato il governo eritreo di tentare di ostacolare il processo di pace e hanno esortato il governo etiope a rispettare i termini dell’accordo di pace ritirando le forze straniere e non federali. Parlando con The EastAfrican, Sumur Tsehaye, un commentatore politico locale, afferma che il ritiro delle forze eritree è un passo cruciale per l’attuazione e la sostenibilità dell’accordo di pace. Tuttavia, ha detto, la loro uscita deve essere monitorata attentamente.

“Il team di monitoraggio e verifica della conformità dell’Ua deve confermare l’intero ritiro delle forze eritree da tutte le parti del Tigray – ha affermato -. Vedere la partenza delle forze straniere potrebbe anche assicurare al popolo del Tigray che l’accordo di pace è autentico”.

Il conflitto nel Tigray è scoppiato nel novembre 2020 tra le forze del governo federale etiope e il Tplf. Durato due anni, ha causato la morte di oltre mezzo milione di persone e migliaia di sfollati dalle loro case.

(Enrico Casale)

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